L’Atletica Centosessantanove alla 100 x 1000 – The Day After

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Stadio dei Marmi 26 maggio 2007 ore 18:00

Storia di un successo! 4 Ore, 44 minuti, 54 secondi per percorrere 100 Kilometri! Migliore prestazione italiana di squadra mista (uomini e donne), con il miglior tempo mai registrato per una frazione femminile (Paola Tiselli, 2’57”); Terzo tempo assoluto di sempre (dopo il CUS Roma, 4:42’15, ed il CUS Bologna, 4:44’10”). Qui i parziali di tutte le frazioni

Questa volta la foto nostra, 26 Maggio 2007!!

 

Quando un direttore tecnico fallisce di così poco un traguardo (Miglior prestazione italiana assoluta 4:42’15” del CUS Roma), con un potenziale umano così grande, ‘cadono delle teste’; perciò il Mastro di Chiavi (Mario Benati), il Direttore Tecnico (Armando Martini), il Mastro di Porta (Emilio De Bonis) dovrebbero essere defenestrati; cercheremo di spiegare perché è stato un successo comunque, e perché forse conviene tenerli per l’anno prossimo…

 

I Ringraziamenti

Innanzi tutto, la 100×1000 è partita alla mattina, con le scuole; molti di voi non hanno potuto vedere lo spettacolo eccezionale costituito da migliaia di giovani che correvano e l’ultima frazione della ‘Millepiedi Ladispoli’, con 50 ragazzi che accompagnavano il frazionista. Grazie quindi a chi questa manifestazione l’ha ideata ed organizzata, Valerio Piccioni e la Gazzetta dello Sport.

Poi, grazie alle 5 eccezionali ragazze (Paola Tiselli, Joselyne Farruggia, Ewa Keba, Carla Villani, Elisa Palamara) che hanno corso con la ‘Atletica 169’, rendendo possibile il record e.. la staffetta stessa; senza di loro, infatti, non solo non avremmo fatto il record, ma non saremmo arrivati ai 100 frazionisti. Andate a vedere i tempi di frazione delle ragazze… nessuna di loro sarebbe rimasta fuori dai 100!!!

Grazie a chi ci ha supportato senza correre, che è la cosa più difficile, perchè significa spendere qualcosa senza essere protagonista ‘diretto’: quindi grazie a Pino Papaluca ed il gruppo Jonathan, ad Albertone Nastri (la voce che ad ogni giro vi dava i passaggi sul traguardo), a Viola Serego Allighieri (ha fatto il difficilissimo lavoro di segreteria, di supporto ed aggiornamento del sito e… di recupero frazioni last minute) ed ultimo ma non meno importante, il grande DT Armando Martini, che ci ha spronato, reclutato, sgridato per tutta la serata con un’energia incredibile!

Grazie ai frazionisti che si sono sobbarcati centinaia di Kilometri per essere presenti alla staffetta: il grande Marcello Fedozzii (Izmit per gli amici, ovvero tutti), venuto dalle Marche con omaggi per gli amici, Patrizio Sangermano che è venuto da Mestre, i ragazzi di Civitavecchia, di Viterbo, di Sezze, ecc.

Grazie ai DT delle Nazionali di Pentathlon (Massimiliano Monteforte ed Emilio de Bonis) ed ai loro fortissimi atleti, che hanno portato un contributo fondamentale alla causa, rafforzando un legame con l’Atletica che da anni è presente all’Acqua Acetosa.

Grazie, infine, a tutti i frazionisti: guardando i tempi, ci si rende conto di come tutti abbiano dato qualcosa in più di quello che avevano.

La cronaca

Dalla prima alla decima frazione: 28’18”, media 2’49″8

La staffetta si apre con il Mastro di Chiavi, che se la cava con dignità (2’43” al cornometro di Martini); gli altri frazionisti danno il massimo, con Matteo Gurin che ‘spara’ un ottimo 2’34” (d’altronde Matteo è uno dei migliori ottocentisti del Lazio), il ‘pupillo’ Giuseppe Petracca, primo anno junior, con un significativo 2’42”, il triatleta Calfapetra, con una partenza suicida (27″ ai 200, 1’30” ai 600 mt….), ottiene 2’44”, così come il grande ‘Izmit’, Marcello Fedozzi, che si è sobbarcato un viaggio andata-ritorno dalle Marche in giornata… Sergio Dina, uno dei più…esperti d’età ma neofita della corsa, tiene duro.

 

Dalla undicesima alla ventesima frazione: 27’37”, media complessiva 2’47″75

Queste dieci frazioni hanno rappresentato un impulso formidabile alla staffetta, con l’apporto dei nazionali giovanili di Pentathlon ( con Lorenzo Tocchi da poco anche miler di tutto rispetto) e di Atleti che stanno facendo ottime cose sui campi del Lazio: Antonio Miggiano, 2’35”, Luca Canu, 2’36”, Damiano Iovenitti, 2’36. Inoltre, abbiamo assistito ad uno spettacolo eccezionale: il professor Cocozza (2’51″2), classe ’61, ha nuovamente indossato le scarpe chiodate (anni ’80), solo per la staffetta, dopo avere spergiurato che non le avrebbe mai più messe….

 

Dalla ventunesima alla trentesima frazione: 27’50”, media complessiva 2’47″5

 

La media si abbassa ancora: abbiamo circa un minuto di vantaggio sulla media al passaggio del trentesimo chilometro; in questa striscia ci sono ben sei frazioni tra i 2’40” ed i 2’44” (La Spia, Accunso, Porrega, De Pascale, Monteforte, Smith) e due frazioni da brivido delle ragazze, grintosissime: Joceline Farruggia con esperienza, distribuisce regolare in ’28”, Paola Tiselli, alla migliore frazione di sempre di una donna in una cento per mille, passa ai 400 mt. al ritmo del personale sugli 800 mt. e chiude in 2’56″80! Ciurleo e Paternese ci tengono alla grande in media.

 

Dalla trentunesima alla quarantesima frazione: 28’20”, media complessiva 2’48″125

Questa serie si apre con il Nazionale di Penthatlon Riccardo De Luca, che al nostro personalissimo cronometro segna il miglior tempo della 100×1000, ovvero 2’31″71, con passaggi generosi. Segue Davide Lupi, sempre penthatleta, con un importante 2’38”. Fabio Funicello, che dichiarava alla partenza un ipotetico 3’00”, stupisce tutti con un 2’43″8, praticamente lo stesso tempo di Fabio Merli (che ha anticipato la sua frazione, come Sandro Di Carli, un ringraziamento particolare). Elisa Palamara, da poco tornata alle gare dopo un periodo di infortuni vari, con la sua corsa leggera segna un ottimo 3’10”. A proposito di ritorni, Michele Giove ci tiene in carreggiata con 2’51″3, Herbert Pompei, fortissimo master, segna il tempo target: 2’49″3…

 

Dalla quarantunesima alla cinquantesima frazione: 28’16”, media complessiva 2’48″42

Metà gara: 2:20’21”, proiezione 4:40’41”, 1’34” sotto la media del precedente record!

Un’altra serie importante: Oleg Yvaniuk, che ci ha fatto tremare (aveva una delle prime frazioni, ma era andato per errore alle Terme, abbiamo cambiato la sua frazione che era la 33-esima), segna un grande 2’35”, come Patrizio Sangermano, uno dei più votati alla causa; Matteo Faini ferma i cronometri su 2’40″7, e tutti gli altri frazionisti danno il meglio. Si rivede in pista il Prof. Bussoletti, mezzofondista anni 70-80, comunque sotto i 3′. Iniziamo a crederci: il vantaggio è consistente.

 

Dalla cinquantunesima alla sessantesima frazione: 28’10”, media complessiva 2’48″51

Inizia ad imbrunire, ma gli staffettisti continuano con coraggio; però iniziano i problemi: due staffettisti confermati non si presentano, e Viola li sostitusce con due successivi che anticipano la loro frazione: Ugo Guerra ed Augusto Minerva, grazie. Il padre di Augusto, Claudio, corse con la staffetta del 1971, in 2’36”; Augusto, sino ai 600, rischia di fare meglio… Claudio Ciccotelli realizza un grande 2’38″9, “Peppone” De Giacomo, dopo due anni, segna un 2’42” di grande significato. Dagli altri, un apporto di sostanza, che ci permette di arrivare ai 60 Km. con un vantaggio consolidato. La voce degli incitatori comincia ad incrinarsi, sugli spalti proseguono i conteggi…

 

Dalla sessantunesima alla settantesima frazione: 29’47”, media complessiva 2’49″97

I problemi organizzativi cominciano a mostrarsi; il Mastro di Chiavi riesce a trovare ‘Last Minute’ un frazionista di un’altra staffetta per coprire uno dei buchi (l’ottimo Gianclaudio Colacino, che va sotto i 3′!). Carla Villani tiene duro e segna 3’13”, gli altri, al solito, fanno più di quanto sarebbe lecito aspettarsi. Da segnalare la settantesima frazione di Andrea Ceccarelli, ottocentista da 1’46”, che con la simpatia e l’umiltà che lo caratterizzano, è venuto in questa sera di maggio a coprire una frazione e correre con gli amici.

 

Dalla settantunesima alla ottantesima frazione: 30’02”, media complessiva 2’51″25

Con il buio, l’impianto complessivo della staffetta comincia a scricchiolare, ma nessuno si tira indietro: nè Viola all’organizzazione, nè gli incitatori e motivatori, nè gli staffettisti. Ewa Kepa sigla un 3’03” di grande valore, il Mastro di Chiavi Emilio ‘spara’ un 2’38” di volontà. Agli altri staffettisti un applauso particolare, hanno consentito di raggiungere l’obiettivo di una cento X mille dando il massimo, senza di loro non ce l’avremmo fatta. Nunzio La Notte sostituisce l’infortunato Bellisio, che nonostante tutto è venuto e ha dato la sua disponibilità ad una qualsiasi delle frazioni.

 

Dalla ottantunesima alla novantesima frazione: 28’34”, media complessiva 2’51″26

Le cose si fanno sempre più difficili: dei 10 frazionisti, nessuno corre con il numero originario, Viola fa miracoli per riempire i buchi; ma nessuno vuole mollare; la soluzione più semplice sarebbe fare doppiare a qualcuno, cosa permessa dal regolamento; ma vogliamo e dobbiamo essere in cento. Oly Pukkonen dalla Finlandia segna un 2’38” che ci fa sperare; il giovane finlandese si allena da qualche tempo all’Acquacetosa e, contattato da Martini, ha accettato di buon grado di venire a questa festa. non è l’unico apporto ‘finlandese’ alla staffetta: alcuni di noi hanno i tendini rifatti a Turku dal chirurgo Sakari Orava… Emanuele De Simone segna 2’37”, Alessandro Labate il 2’45” che gli avevamo chiesto… Luca Rocchi, ottimo mezzofondista e staffettista reclutato ‘last minute’ dal ‘fratellino’ Andrea Orlandi, regala un 2’51”. Siamo anche penalizzati da alcuni problemi ai cambi, sbrogliati in campo. Il veterano della staffetta, mezzofondista di mille battaglie, Caludio Cavalli, si stira a 400 mt. dalla fine: non molla, e nonostante le esortazioni a mollare ed arrivare piano, chiude soffrendo in 3’14”. Un grande che ci esalta.

 

Dalla Novantunesima alla fine: 28’00”, MEDIA FINALE: 2’50″94

Raccontare la chiusura ci fa venire i brividi: mancava un frazionista, che viene rintracciato telefonicamente e ci raggiunge 20′ prima di partire (Massimiliano Quirico). Stefano Spina corre con 14 punti su un piede. Abbiamo 3 frazionisti sotto i 2’40”: Andrea Orlandi ‘fratellino’ 2’34”, Emiliano Ronconi 2’33″8… Massimiliano Quirico in 2’38” chiude con le scarpe di gomma. Luciano Grillo arriva 10′ prima, quando ormai stavamo facendo scaldare il febbricitante e mai domo Marcello ‘mani di pietra’ Ambrogi… Grazie anche all’apporto degli atleti dello IUSM, guidati da Roberto Lombardi. Chiudiamo tra la musica assordante, lo speaker che ci incita, oggettivamente delusi di non avere raggiunto l’obiettivo massimo; con il trascorrere dei minuti, cresce la consapevolezza e la soddisfazione di quanto fatto supera la delusione per quello che è mancato; Ci si abbraccia con Valerio Piccioni ed Armando Martini, e con gli staffettisti rimasti si fa la foto di rito. Siamo stati GRANDI!

 

Un breve commento del Mastro di Chiavi

Non voglio fare ora progetti per l’anno prossimo, questo è il momento della celebrazione dell’impresa che abbiamo realizzato: cento mezzofondisti a 2’50”, Migliore prestazione italiana per una staffetta mista.

Non so se avremmo potuto fare di più; le defezioni dell’ultimo momento, anche legate al Campionato italiano di mezza Maratona di Udine, ci hanno penalizzato. Tuttavia, credo che la squadra messa in piedi sia stata effettivamente la migliore delle ‘squadre possibili’.

Da parte mia, c’è stata la grande soddisfazione di avere passato il testimone ad amici con i quali ho condiviso anni di gare ed allenamenti, ma specialmente la passione per l’atletica, la corsa, la pista.

Hanno corso con noi atleti intorno alla cinquantina e ragazzi sotto i venti anni: questa staffetta deve rappresentare anche una rinascita per il movimento dei mezzofondisti pistaioli del Lazio, che sta di nuovo crescendo, piano, “eppur si muove”.

Il fatto che la nostra staffetta accogliesse atleti di squadre diverse ha rappresentato sicuramente una sostanziale differenza con il record del CUS Roma: d’altro canto, però, essere riusciti a fare tanto con atleti di squadre diverse dimostra la coesione trasversale del movimento; su questo aspetto, dobbiamo fare leva per cercare sinergie tra le società, nel rispetto dell’identità.

Come ha detto Emiliano Ronconi ieri sera, l’atletica che si rinnova come l’Araba Fenice, che risorge dalle proprie ceneri, legandosi ad eventi del passato, come il record della cento per mille, il recupero alle gare dell’Acquacetosa, le bellissime ‘Americane’ organizzate da Massimiliano Monteforte in Pista alle Terme negli anni ’90, gli allenatori al campo,…

Ma questo è un discorso troppo ampio, vi ringrazio tutti, è stata una delle più belle ed emozionati gare della mia storia atletica.